Grande attesa per il Festival della Montagna di quest’anno. Tre giorni dedicati completamente agli scenari mozzafiato che essa regala, vette e distese che lasciano spazio a panorami suggestivi.

Da venerdì 6 a domenica 8 settembre, Livigno si dedicherà completamente alla montagna parlando però anche di cultura, prendendo in considerazione tutte le montagne che circondano il Piccolo Tibet. Ne sono più di 20, tra cui Monte Vago, Monte Breva, Monte Garrone, Cima Fopel, Corno di Capra, Pizzo Filone e molte altre.

Il programma

Venerdì 6 settembre Montagna&Cultura: tutti i partecipanti potranno provare lo Slow trekking con un percorso musicale; in serata invece è fissato l’incontro con l’artista Raffaele Cornaggia il quale racconterà a tutti gli ospiti della sua passione per la montagna la quale ispira la sua vena artistica.

Sabato 7 settembre Montagna&Storia: una serie di incontri con esperti del settore. Il primo incontro sarà con Giuseppe Lafranconi, alpinista e vero esperto della montagna in ogni sua essenza. Racconterà la sua storia e il suo rapporto con le vette. A seguire vi sarà la presentazione del libo Eravamo immortali, di Maurizio Zanolla, considerato massimo pioniere dell’arrampicata libera in Italia.

Domenica 8 settembre: è il momento di vivere la montagna nel modo più vero possibile, è il momento di mettersi in gioco. Tutti i partecipati potranno finalmente vivere nel vero senso della parola la montagna, sulle cime che circondano Livigno. Avranno luogo i Nos3000, un evento che ha come protagonisti Livigno e le sue vette circostanti. I partecipanti verranno divisi in gruppi di 10-15 persone a seconda della vetta da raggiugere, partendo tutti in contemporanea, proseguiranno fino ai 3000 metri raggiungendo la vetta quasi nello stesso momento. I gruppi saranno accompagnati dalle guide alpine e dagli amici del CAI, i quali una volta giunti a destinazione, poseranno nelle nicchie apposite, i libri che racchiudono le storie e i pensieri dei viaggiatori che arrivano fin lassù.

La particolarità di questa scalata è che è accessibile a tutti. Non bisogna infatti essere degli scalatori professionisti, ma i 3000 metri possono essere scalati da tutti.

Invece, ai bambini e a persone con disabilità, è dedicato un percorso speciale per far vivere davvero a tutti l’adrenalina che solo la montagna sa regalare. Il gran finale è in Piazza Placheda con la festa dedicata al Festival della Montagna e una cena conviviale.